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Cantieri

RESIDENZA VECCHIA OLGHIA T2-D Localita: Segrate - Rovagnasco
Via: Via Cattaneo 7
Inizio lavori: 28/02/2020
Consegna prevista: 31/01/2022

» Dettaglio cantiere

Benvenuti in Gram casa



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RESIDENZA VECCHIA OLGHIA

Abbiamo completato le vendite nella palazzina T2-D che andrà a completare l'intero quartiere.


A TUTTI COLORO CHE CI HANNO DATO FIDUCIA ACQUISTANDO LA LORO NUOVA CASA VA IL NOSTRO RINGRAZIAMENTO !!!

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LAVANDERIE VIA RADAELLI 25






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ROVAGNASCO VIA FALCONE E BORSELLINO 5






ROVAGNASCO VIA CATTANEO 5-7

News

- SUPERBONUS: plusvalenze al 26% per 10 anni
EDILIZIA Superbonus, plusvalenza al 26% per 10 anni Superbonus, plusvalenza al 26% estesa da cinque a dieci anni. Tasse sul mattone, indeducibilità dei costi a due velocità: integrale nei primi 5 anni, 50% dal sesto anno. La stretta sulle plusvalenze aumenta di intensità e punta ad ampliare il perimetro dell'extratassa sulle cessioni di immobili ristrutturati con il Superbonus. Se su altri dossier come pensioni e pignoramenti il Governoritocca le decisioni inizali, sul cambio di rotta sul Superbonus, invece, tira dritto. L'ultima versione del Ddl di bilancioinviata dal Mef a Palazzo Chigicontiene, infatti, diverse novità peggiorative (per i contribuenti) sulla disciplina delle plusvalenze. Si estende da 5 a 10 anni il periododi sorveglianza all'interno del qualele vendite di immobili diversi dall'abitazione principalesopporteranno un carico fiscale maggiorato. Cambia di conseguenza il regime di indeducibilità dei costi, che diventa a doppia velocità: per i primi cinque anni sarà integrale, mentre dal sesto sarà possibile una deduzione della metà delle spese sostenute. Continuano poi le limature sull'appesantimento dall'8% all'11% della ritenuta sui bonifici parlanti di tutti i bonus casa: la decorrenza cambia ancora e nell'ultima bozza circolata del Ddl di Bilancio, si passa dal 1° aprile al 1° marzo 2024. Infine restano i nuovi controlli incrociati delle Entrate grazie alle banche dati sulle variazioni catastali degli immobili ristrutturati con superbonus. Tutta una serie di interventi su cui, però, Forza Italia ha già manifestato criticità, perché vanno in direzione di penalizzare il bene casa. Tornando nel merito dell'extratassa, il nuovo regime di plusvalenza si applicherà per dieci anni e non più cinque (come previsto nelle stesure iniziali) dalla fine dei lavori. Chi vende una seconda casa (a meno non sia stata ereditata) in quest'arco temporale andrà incontro al prelievo del 26% sulla plusvalenza generata dall'operazione come reddito diverso. L'intento del Governo è colpire gli interventi di messa a nuovo e rivendita fatti con intento speculativo. In questi casi un gran numero di proprietari sarà costretto a "restituire" una parte di quanto ottenuto con l' agevolazione al 110%. Anche se ci sarà da mettere in conto un irrigidimento del mercato, perchè molti propritari (nelle condizioni di poterlo fare) preferiranno non vendere l'immobile e aspettare dieci anni per cederlo senza il peso di una tassa più onerosa. Il cuore di questa nuova tassazione sarà nel meccanismo di indeducibilità, che cambia e si adatta al nuovo periodo più lungo. Per i primi cinque anni così come indicato nelle prime bozze circolate della manovra, solo per le ristrutturazioni al 110% che abbiano utilizzato cessione del credito e sconto in fattura (escluso, quindi, chi avendo la capienza fiscale ha sfruttato la detrazione) è previsto un regime di ideducibilità delle spese effettuate dalla base imponibile. Facciamo un esempio pratico: 100 mila euro di ristrutturazione posso ora andare a ridurre la base imponibile della plusvalenza su cui si applica la tassazione del 26%, mentre da gennaio 2024 questa cifra diventa un ammontare tassato non essendo più scomputabile. Dal sesto anno, si potrà utilizzare la metà della spesa effettuata e quindi, sempre stando all'esempio, 50 mila euro.
Per quanto riguarda, invece, le imprese della filiera dell'edilizia, dopo le proteste dei giorni scorsi arriva un nuovo ritocco alla norma che inasprisce le ritenute sui bonifici parlanti. L'aumento dall'8% all'11% viene fissato a marzo, anzichè ad aprile. Anche se la sostanza non cambia molto, questa ennesima modifica è il sintomo di come sia una norma su cui c'è stata già discussione nel Governo.

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- CROLLO DEI MUTUI PER LA CASA. SI PUNTA SUL TASSO FISSO
Crollano i mutui ner comprare casa Gli italiani si rifugiano nel tasso fisso Le nuove erogazioni sono scese del 33,3%, giù anche le surroghe. Rata aumentata del 64% da gennaio 2022. Venti di guerra, stime sul Pil in calo, dieci aumenti consecutivi dei tassi d'interesse e compravendite immobihari in frenata. Un mix di fattori micidiale per i mutui casa, che finiscono nel freezer. Le nuove erogazioni, infatti, sono scese di un terzo (-33,3%) nel secondo trimestre dell'anno e del 29,9% nel primo semestre. Numeri, quelli che emergono dalla Bussola Crif MutuiSupermarket.it, che fotografano un mercato in forte difficoltà dal punto di vista numerico e sempre più incerto per privati e famiglie, che per questo preferiscono affidarsi al tasso fisso anziché rischiare ulteriori rialzi dell'Euribor, il parametro di riferimento per i mutui a tasso variabile. Nel corso del terzo trimestre, la crescita degli indici di riferimento Euribor, avviatasi a inizio 2022, è andata di pari passo all'incremento degli indici Irs (parametro di riferimenti per i mutui a tasso fisso), scenario che ha contribuito a ridurre l'interesse per i mutui con finalità surroga che sono scesi dal 36% al 27%. Nonostante gli aumenti registrati degli indici Irs, i mutui a tasso fisso continuano ad avere tassi inferiori rispetto agli omologhi mutui a tasso variabile. Secondo le simulazioni di Facile.it, infatti, i migliori tassi fissi (Tan) disponibili oggi online partono dal 3,79%, mentre per un mutuo variabile la mighore offerta parte da un Tan di 4,71%. Ciò spiega anche nel terzo trimestre 2023 la quasi integrale polarizzazione della domanda di nuovi mutui sulla scelta del mutuo a tasso fisso, che continua ad attrarre circa il 96% delle preferenze dei consumatori, coerentemente con quanto già osservato nei primi due trimestri dell'anno. Il drastico calo dei mutui per l'acquisto di immobili è confermato da Christine Lagarde, presidente della Bce mato dai dati del Consiglio nazionale del Notariato, sostanzialmente in linea con quelli della Bussola Crif MutuiSupermar- ket.it, secondo cui al 30 giugno scorso il saldo negativo era del 29,5% sull'anno precedente. Segnale, questo, dell'effetto della salita dei tassi di interesse sugli italiani, indotti a ricorrere maggiormente ai propri capitali per comprare casa. Casa che resta comunque l'asset principale delle famiglie. In Italia, infatti, le abitazioni di proprietà valgono 5.163 miliardi di euro e rappresentano circa il 50% della ricchezza delle famiglie. La decisione della Bce di prendersi una pausa nella stretta monetaria (450 punti base in soli 14 mesi, un record) ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai mutuatari a tasso variabile, anche se la pressione sulle famiglie resta elevata e prima di vedere un calo nella rata bisognerà aspettare il 2024. I dati di Facile.it e Mutui.it parlano chiaro: analizzando un mutuo medio a tasso variabile sottoscritto all'inizio dello scorso anno, la rata mensile è aumentata di 294 euro, passando da 456 euro di gennaio 2022 ai 750 euro di oggi (+64%). Sommando i rincari mensili, l'esborso aggiuntivo per i mutuatari è stato di oltre 2.850 euro.

- CASE IN VENDITA? PRIMA FATE UN RESTILYNG
Chi cerca casa lo sa, negli annunci si trovano foto degne della casa della Famiglia Addams. Per vendere o affittare un immobileanche l'immagine conta.
Per un acquirente i primi sette secondi di visita fanno decidere se acquistare oppure no una casa. Spesso ad un appartamento con buone potenzialità serve rifarsi il look, per attirare i compratori.
Una tendenza che arriva dagli Stati Uniti e consiste nel risistemare le case da mettere in vendita o in affitto.
Succede anche con le case ereditate, pur belle che siano spesso sono trasandate, ormai vecchie. Vengo ripulite, imbiancate e ringiovanite diventando più attraenti per i potenziali clienti. Perchè, è dimostrato, che il colpo d'occhio dei primi secondi è fondamentale per chiudere un buon affare.



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